Sotto la superficie

La preparazione di una gara di coppa del mondo non è mai una cosa scontata. Raggiungere un buon risultato non è solo frutto di tecnica e preparazione atletica, ma è molto di più. A volte niente è quello che sembra, e molte cose nascondono altro sotto la superficie, qualcosa di non immediatamente visibile.

Il meccanico che sistema la bici, ad esempio, è quasi sempre molto più che il semplice addetto all’efficienza del mezzo. Il meccanico è la persona che rassicura il rider, che lo sostiene nelle sue scelte o che, a volte, gliene propone di nuove, cercando sempre di non rompere il delicato equilibrio di un fine settimana di gara. Il meccanico è spesso la persona che organizza parte del programma della giornata, quello che sa cosa fare e, soprattutto, sa quando farlo. È la persona che cura anche l’immagine del mezzo, e quindi del rider, tirando la bici a lucido ad ogni run, quasi a consegnare una bici nuova di zecca ogni volta che c’è necessità di spingere sul gas. Il meccanico è quello che accompagna sempre il rider al cancelletto di partenza. Quando guardate la diretta video e tutto sembra essere eccitazione e rumore, in quel preciso momento, c’è un posto silenziosissimo, dove nessuno osa alzare la voce. Quel posto è la star-house, dove i rider sono concentratissimi e, i loro meccanici, sono lì a proteggerli, a fare in modo che niente disturbi la loro concentrazione. Il meccanico è l’ultima persona a guardare il rider negli occhi prima della sua run ed è l’ultimo al quale il rider si rivolge, spesso solo con un gesto. Sembrano due amici che, in silenzio, si separano per affrontare qualcosa di decisivo, qualcosa di importante. Il meccanico però non sarà sulla finish line, in mezzo alla folla, a gridare e ad esultare, no, lui prenderà i rulli di riscaldamento e, nel silenzio, tornerà al paddock, in attesa che qualcuno gli comunichi il risultato della gara. Sarà il primo ad accogliere il rider al paddock ed il primo a congratularsi con lui, qualsiasi sia stato l’esito della gara.

Un meccanico vince, o perde, tanto quanto un rider. Perché non esistono sport che non siano, di fatto, degli sport di squadra.

Con queste immagini vi vogliamo raccontare un fine settimana di gara di un team molto speciale, il team Unno Factory. Un team perfetto per raccontare una storia di questo tipo, perché è fatto da sole due persone, un rider ed il suo meccanico. Greg Williamson e Jesse Wigman stanno facendo un lavoro eccezionale. Quest’anno Greg è arrivato dodicesimo a Fort William e quattordicesimo a Leogang. L’obiettivo per Andorra era stato fissato, si doveva raggiungere la top ten. Greg è andato fortissimo in gara, un piccolo errore in fondo alla sua run gli ha fatto perdere un po’ di tempo, è arrivato quindicesimo ma era sicuramente su un tempo da top ten. Ma non importa, è stato comunque un fine settimana molto positivo. Alla prossima gara ci sarà ancora una volta una bici preparata in modo impeccabile, ci sarà ancora una volta un rider convinto delle sue potenzialità e ci sarà un meccanico insieme a lui nella start-house, ad assicurarsi che nulla possa distrarlo dal suo compito. Questo vuol dire fare squadra, e quando si gioca in squadra in questo modo si viene ripagati, prima o poi, bisogna solo aspettare il momento giusto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

All pics by Francesco Bartoli Avveduti

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